Albania
Un passo verso la liberalizzazione dei visti
 a Tirana l’incontro per trattare le condizioni che apriranno agli albanesi i confini dell’Ue

Bruxelles -Il 7 marzo scorso si sono aperti a  a Tirana i negoziati per la conclusione di un accordo che porterà all'eliminazione dell'obbligo di visto per i cittadini albanesi in viaggio verso i Paesi dell'Unione europea. "E' un momento storico per tutti gli albanesi che da oggi si sentono più liberi, più degni, più sicuri del loro avvenire europeo", ha commentato il primo ministro albanese Sali Berisha al termine dell’incontro con il vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini.

Il premier albanese ha ringraziato “per la fiducia dimostrata dall'Ue all'Albania. Un Paese - ha assicurato - impegnato a lanciare le riforme, ad applicare le leggi e a rispettare tutti gli standard richiesti dai partner europei". Da parte sua, Frattini si è mostrato ottimista su un esito positivo dei negoziati. "L'Albania - ha detto il commissario italiano responsabile di giustizia, libertà e sicurezza - ha fatto dei progressi e ha iniziato un ottimo programma di riforme. Il nuovo regime dei visti dipende dai risultati ma sono sicuro che saranno raggiunti in un breve termine".

Oggi gli albanesi sono uno dei popoli del mondo con meno possibilità di viaggiare: sono al 184esimo posto su 192 nell'indice Henley, che misura il numero di Paesi in cui si può viaggiare senza obbligo di visto. Un isolamento che favorisce l'immigrazione clandestina.

Per controllare i flussi illegali di immigrati, l'Albania ha vietato per un periodo di tre anni la navigazione di imbarcazioni private nelle sue acque territoriali. Ma Bruxelles chiede anche l'emissione di carte di identità non falsificabili, la lotta da parte del governo albanese al crimine organizzato e il mantenimento dell'ordine pubblico.