ASILO: LE CARITAS SI COORDINANO

Dal 24 al 27 maggio, quattro giorni di confronto

tra Trieste, Pordenone e Gorizia

 

 

È sempre più urgente la realizzazione di una legge organica sull’asilo, ad un anno dall’entrata in vigore del regolamento di attuazione e ad oltre sei mesi dal recepimento della Direttiva Europea sugli standard minimi relativi all’accoglienza. Tanto più se si considera che l’Italia è l’unico paese dell’Unione europea ad esserne ancora priva.

È il grido d’allarme che lanciano Caritas Italiana e le Caritas diocesane (con gli enti ad esse collegati), da anni impegnate concretamente a favore dei richiedenti asilo e rifugiati con servizi legali e sociali e con la promozione di momenti di sensibilizzazione e formazione sul tema.

L’occasione è data dal Coordinamento Nazionale Asilo, promosso con la collaborazione delle Caritas diocesane di Trieste, Concordia – Pordenone e Gorizia, dal 24 al 27 maggio 2006. L’iniziativa prevede riunioni assembleari aperte alle 45 Caritas diocesane del Coordinamento, momenti formativi, gruppi di lavoro, visite ai servizi e incontri con le istituzioni locali.

In particolare, è previsto un incontro con la Commissione Territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato di Gorizia, che tratta le domande provenienti dal Nord – Est d’Italia.

È stata anche richiesta una visita al CPT di Gradisca, nelle cui vicinanze dovrebbe aprire un centro di identificazione.

Tra gli obiettivi di questa iniziativa, quello di verificare e monitorare le procedure di accesso alla domanda di asilo; di rilevare i problemi in sede di audizione, dove non è sempre possibile garantire assistenza legale e interpreti all’altezza delle esigenze; di trovare soluzioni alle difficoltà di presentare ricorso nei termini brevissimi (15 gg.) previsti dalla norma.

Si valuteranno anche le condizioni di accoglienza e di integrazione nei centri di in cui è impegnata la fitta rete Caritas che, attraverso gli enti collegati, copre circa 1/3 della rete nazionale di accoglienza, con circa 800 posti assegnati nei progetti territoriali della rete S.P.R.A.R. Sistema di Protezione dei Richiedenti Asilo e Rifugiati.

 

 

Roma, 23 maggio 2006