METROPOLI

Colf, sanatoria per 8 mila domande

Si è fermi alle richieste presentate fino al 17 settembre. Entro la fine dell'anno l'esame di tutte le pratiche
La prefettura: "Circa un migliaio sono false". E c'è chi già licenzia

di TIZIANA COZZI

A sette mesi dalla maxi sanatoria per colf e badanti, regolarizzazione conclusa per un terzo delle domande presentate alla prefettura di Napoli. Sono ottomila le pratiche giunte al termine, su un totale di 25 mila richieste. Di queste, una su dieci è falsa, cioè presentata da un datore di lavoro fittizio, inesistente, oppure inconsapevole. E che, all'atto della convocazione in prefettura, nega qualsiasi coinvolgimento e sporge denuncia alla Questura. Una piccola parte, invece, rinuncia del tutto all'assunzione. E, all'arrivo dei primi bollettini, licenzia la badante e si sgrava del pagamento dei contributi per i prossimi mesi, evocando così di nuovo lo spettro del lavoro nero (dati della prefettura di Napoli). "Un fenomeno che potrebbe allargarsi a macchia d'olio con il passare dei mesi, in concomitanza dello svolgimento lento delle pratiche" spiega Pasquale Scuotto, responsabile regionale del patronato Ital-Uil. Passa troppo tempo tra la richiesta e la regolarizzazione, il datore di lavoro potrebbe non avere più bisogno di una colf "oppure scegliere di rinunciarci.

Colpa della crisi economica - conclude Scuotto - In ogni caso ai nostri sportelli aumentano le richieste di informazioni per licenziare una colf: è possibile farlo anche se è in corso la pratica di regolarizzazione purché si paghino i contributi fino a quel momento. Ma consigliamo sempre di concludere l'iter e presentarsi alla convocazione in prefettura, denunciando l'avvenuto licenziamento".
Sessanta convocazioni al giorno, 400 a settimana, al momento si è fermi alle domande presentate fino al 17 settembre, mentre il programma degli incontri con i datori di lavoro è arrivato al mese di giugno. Il lavoro di selezione delle pratiche, svolto da due sportelli, procede. Ma la previsione per i prossimi mesi è di accelerare, arrivare presto a 500-600 convocazioni settimanali con un ritmo di 100 al giorno per concludere entro l'anno tutto il lavoro, grazie anche all'apertura di altri sportelli in collaborazione con l'Inps.

Sebbene si proceda a ritmi sostenuti, la mole di lavoro, infatti, è ancora tanta. Già lo scorso ottobre fu necessario migliorare la macchina organizzativa. Ma i problemi continuano anche adesso. "Si blocca la procedura, per esempio, perché c'è chi arriva senza la documentazione - dicono dagli sportelli della prefettura - oppure non presenta gli atti necessari richiesti. In tal caso bisogna richiamarli e si perde il doppio del tempo. E poi ci sono le domande false, per ora circa un migliaio". Si tratta del 10 per cento del totale finora esaminato, non una grande quantità ma da tenere sotto controllo. Gli impiegati riconoscono subito le domande fuorilegge, prima dai timbri contraffatti, poi dalla quantità delle richieste inoltrate agli uffici competenti. I controlli della questura scattano quando la stessa persona ne presenta più di tre.