PROGETTO "CAPUAFRICA" ...e Centro Fernandes

 

Dal 21 al 2 agosto il direttore del Centro Fernandes ha partecipato alla seconda missione in Africa per la realizzazione di nuovi ospedali e scuole.

Insieme al direttore facevano parte della missione, Don Gianni Branco, della parrocchia Santi Filippo e Giacomo di Capua, il dott. Bruno Santoro ed altri medici esperti di varie discipline.

Lo scorso anno la meta è stata il Kenia nella provincia interna del Taraka.

Quest'anno  l'attenzione è stata rivolta alla Tanzania, presso un piccolo villaggio distante un centinaio di kilometri dalla ex capitale Dar Es Salam.

In Kenia sono state realizzate due scuole ed un centro giovanile presso la parrocchia gestita dai padri della Consolata, nonchè si è potenziato l'ormai grande ospedale ospitato nel territorio della missione.

In Tanzania lo sforzo maggiore sarà rivolto al potenziamento del piccolo ospedale S.Maria Nascente, soprattutto per i reparti di genecologia e di maternità, del tutto insufficienti alle continue richieste di parti naturali e cesarei. Per tale progetto si è impegnato anche il Sindaco di Capua, dott. Carmine Antropoli ed altre organizzazioni umanitarie, prima fra tutte la parrocchia di Don Gianni Branco.

Accanto all'ospedale sorge il bellissimo "Villaggio della Gioia", realizzato dall'intrepido padre Fulgenzio, passionista, che da insegnante di latino, esperto conoscitore dell'Africa, ad un certo punto della sua vita ha deciso di trasferirsi definitivamente in Tanzania per dare alloggio e assistenza ai bambini orfani. In Italia è conosciuto per aver partecipato alla trasmissione di Licia Colò: "Alle falde del Kilimangiaro". Per questo motivo ogni anno giungono al villaggio tanti volontari provenienti da varie parti del nostro paese.

In poco più di 4 anni ha realizzato un grande villaggio con 120 bambini divisi in piccoli gruppi presso strutture adibite a case famiglia dove vivono accuditi dalla "madri per vocazione" costituenti la nuova congregazione della "Madre degli Orfani" fondata dal padre.

Tutti i bambini la chiamano BABA, cioè papà, e lui infatti penserà ai tutti i bambini come qualunque padre di famiglia fino alla maggiore età. Per assicurargli un futuro ha costituito un fondo cassa nominativo, tipo adozione a distanza, con la quale intende fornire ad ogni bambino una dote di almeno 10.000,00 euro.

La Tanziania è un popolo in grande fermento. Dovunque sorgono fabbriche di mattoni e materiale da costruzione a indicare il lento passaggio dalle capanne alle case.

E' un processo lento e delicato che deve essere sostenuto con politiche internazionali, ma anche con la buona volontà di ognuno di noi.

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