ROMA - I medici potranno denunciare
all'autorità giudiziarie gli immigrati clandestini. Le persone senza fissa
dimora saranno schedate. La tassa per il permesso di soggiorno è fissata da 80 a
200 euro. Autorizzate inoltre le "ronde padane" ma non armate. Dopo che il
governo ieri è stato battuto tre volte sulla stretta sui centri di permanenza e
sui ricongiungimenti familiari, oggi il Senato è andato avanti rapidamente nelle
votazioni degli ultimi dei 55 articoli e ha approvato il disegno di legge sulla
sicurezza pubblica con 154 voti favorevoli, 114 contrari e nessun astenuto. Il
provvedimento passa ora all'esame della Camera.
Carcere e tassa permesso di soggiorno. Il Senato ha cominciato con l'emendamento
della Lega che cancella la norma per cui il medico non deve denunciare lo
straniero che si rivolge a strutture sanitarie pubbliche. L'emendamento, passato
con 156 sì, 132 no, un astenuto, oltre a dare la possibilità ai medici di
denunciare i clandestini che si rivolgono per cure alle strutture sanitarie
pubbliche, prevede il carcere fino a quattro anni per i clandestini che
rimangono sul territorio nazionale nonostante l'espulsione e fissa da 80 a 200
euro la tassa per il permesso di soggiorno.
Veltroni: "Dottori-poliziotti, inumano e razzista". Prima che il Senato desse il
via libera alla possibilità del medico di denunciare i clandestini,
l'opposizione si è appellata al "buonsenso" per non introdurre una norma che
"riduce il medico a fare il delatore", costringendo i clandestini a "non farsi
curare per paura". Venendo così contro ai più elementari diritti umani che
vengono prima di quelli della cittadinanza.
A voto avvenuto, Walter Veltroni ha duramente criticato la norma, definendo
l'idea dei medici-poliziotti "inumana e razzista". "Considero questo emendamento
- ha detto il segretario del Pd - una cosa vergognosa. L'idea di creare le
condizioni per le quali persone che sono ammalate abbiano paura di farsi curare
è un'idea inumana, è un'idea che meriterebbe una risposta, da parte di tutti
coloro i quali hanno a cuore la vita, molto forte e determinata".
Il senatore Daniele Bosone, ha osservato che questa norma "straccia il codice
deontologico dei medici" e si corre "il concreto rischio di incentivare una
medicina parallela che gli illegali utilizzeranno per non essere denunciati se
vanno in ospedale o da un medico". Secondo Bosone, peraltro, il rischio che
"clandestini con malattie che portano dal loro paese non si faranno curare" con
conseguenze per la stessa sanità pubblica.
Nasce il registro dei clochard. I clochard che vivono in Italia dovranno essere
iscritti in un registro nazionale che verrà istituito presso il ministero
dell'Interno. L'Aula di palazzo Madama ha approvato l'articolo 44 del ddl
sicurezza che prevede la schedatura dei senza fissa dimora da avviare entro 180
giorni dall'entrata in vigore della legge.
Sì alle "ronde padane". Il Senato ha approvato l'articolo 46 del ddl sicurezza
che istituzionalizza le cosiddette "ronde padane". Nella norma si prevede,
infatti, che gli enti locali saranno "legittimati ad avvalersi della
collaborazione di associazioni tra cittadini al fine di segnalare agli organi di
polizia locale eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero
situazioni di disagio ambientale". Ma, grazie a un emendamento del Pd, primo
firmatario Felice Casson, le ronde non potranno girare armate e non potranno
"cooperare nello svolgimento dell'attività di presidio del territorio" così come
era stato previsto invece nel testo licenziato dalla commissione Giustizia del
Senato.
Ok a norma contro apologia mafia sul web. Il Senato ha approvato nel ddl
sicurezza l'emendamento proposto dal capogruppo Udc Gianpiero D'Alia,
riformulato e quindi accolto dal governo, che vieta l'apologia o l'incitamento
via Internet o telematica in genere dell'attività della criminalità organizzata,
delle associazioni eversive, nonché di incitamento alla violenza sessuale,
all'odio etnico, razziale e religioso. Fenomeni come quelli dei gruppi pro-Riina
apparsi su Facebook, quindi, non saranno più ammessi.
Non più carcere per i writers. Alla fine la Lega la spunta e per i writers non
si prevede più il carcere. Mentre le multe si riducono a meno della metà. L'Aula
del Senato ha infatti approvato alcuni emendamenti del Carroccio che eliminano
dal ddl del governo la previsione del carcere per chi imbratta i muri delle
città. Si stabilisce anche che chiunque venda bombolette spray a minorenni con
vernici non biodegradabili venga punito con una sanzione amministrativa fino a
1.000 euro. La nuova formulazione dell'articolo 7 del ddl, dunque, prevede che
sia necessaria la querela di parte solo nel caso in cui vengano imbrattati "beni
mobili"; per tutti i beni immobili e per i mezzi di trasporto pubblici o
privati, si procederà d'ufficio. La multa per i writers va da 300 a mille euro;
ma se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, la multa
sale da 1.000 a 1.500 euro (nel testo licenziato dalla commissione era fino a
3.000).
Niente tasse arretrate su beni mafia sequestrati. Nel caso in cui lo Stato
confischi beni, aziende o società alla criminalità organizzata si estingueranno
i crediti erariali, cioè non si dovranno più pagare le tasse arretrate. L'Aula
di palazzo Madama ha infatti approvato un emendamento al ddl sicurezza
presentato dai relatori Carlo Vizzini e Filippo Bertelli.