Roma, 5 novembre 2007 - "Come Paese dovevamo fare una moratoria nei confronti della Romania, come hanno fatto Spagna, Germania, Austria e Inghilterra che hanno chiuso le frontiere per due anni ai lavoratori provenienti da quel Paese. Se io fossi stato al governo, l'avrei fatta": parola di Silvio Berlusconi che, parlando alla Stampa, fa il punto sull'emergenza sicurezza.


"Questo governo - spiega il Cavaliere - ha annunciato per mesi una svolta sulla politica della sicurezza, ma in Consiglio dei ministri, per accontentare la sinistra radicale, è stato costretto a presentare dei disegni di legge. Ventiquattro ore dopo, sull'onda dei tragici fatti di Roma, ha approvato un decreto per coprire l'immagine del sindaco della capitale, cioè di una città in preda al degrado. Spero che il resto dell'Italia non diventi come Roma".


"Lunedì valuteremo il decreto e decideremo cosa fare" annuncia l'ex premier, che intanto lancia qualche stilettata al governo e a Prodi. «Se questo governo non cade, l'anti- politica esplode» dice il leader di Forza Italia, che, parlando dell'operato dell'esecutivo, ironizza: «In certe cose sono bravissimi, si sa. Hanno tentato pure di convincere qualcuno dei nostri senatori a votare per loro, con le solite lusinghe. Noi, però, siamo riusciti a tenerli. Non è stato semplice. Il governo ormai è diventato un bancomat: danno di qua e di là.  Stanno tentando di accontentare anche Rossi e Turigliatto. Alla fine, sai che Finanziaria uscirà. Già adesso non ha copertura".

 

CASINI E IL BUONISMO

"Le comunità cattoliche fanno cose straordinarie, di fronte alle quali bisogna inchinarci. Ma parte del clero, del mondo cattolico, in nome di un buonismo e di un malinteso concetto di accoglienza rischia di aumentare i problemi anzichè risolverli". Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, intervistato dal Corriere della Sera interviene sul tema sicurezza e immigrazione.


Secondo Casini se nell'affrontare il problema "non c'è realismo ma solo utopia astratta dell'accoglienza si possono produrre danni enormi: senza rispetto della legge e senza sicurezza non c'è accoglienza dignitosa. Invece mettere l'accento solo sull'accoglienza porta al prosperare di malaffare, criminalità, racket della droga e della prostituzione".
E "il razzismo e la xenofobia sono il frutto che raccoglie chi tollera tutto, chi trasforma un Paese nella terra dove è conveniente arrivare perchè qui tutto è permesso e niente è punito".


Il leader dell'Udc si dice quindi "pienamente in sintonia" con gli alleati di centrodestra su come affrontare la questione sicurezza, anche a livello politico: "Voterò il decreto del governo solo se rinforzato e inasprito, sono assolutamente d'accordo con Fini. Le espulsioni - spiega - devono essere effettive e non solo intimazioni ad andarsene e devono essere adottate anche per chi non ha mezzi di sostentamento. E poi bisogna aumentare i fondi in Finanziaria per la sicurezza perchè per attuare misure di questo tipo servono soldi, non parole".


Per Casini "è vero" che anche nel centrodestra in passato "c'è stata una certa sottovalutazione generale del fenomeno", ma "questo è un governo non credibile. Io non criminalizzo etnie ma affermo un principio sacrosanto: che chi sbaglia deve pagare e che il tempo del lassismo è finito. Le baraccopoli - conclude - senz'altro vanno individuate, censite e poi distrutte".

 

LE CONDIZIONI DI BONDI

Prelievo delle impronte digitali degli immigrati irregolari; effettività delle espulsioni, da prevedere anche per chi non abbia un regolare contratto di lavoro; no alla retintroduzione dello sponsor; un Cpt in ogni Regione.
Sono questi i punti intorno ai quali Sandro Bondi dichiara la disponibilità di FI a una collaborazione con governo e maggioranza sul tema della sicurezza.


In una lettera al 'Corriere della Serà, il coordinatore 'azzurrò sottolinea che "un partito come FI che rappresenta la maggioranza relativa dei cittadini italiani deve affrontare anche dall'opposizione i problemi con un'ottica di governo. Non ci sottrarremo perciò in Parlamento - garantisce - ad esaminare con serietà e scrupolo le proposte del governo sulla sicurezza e ad avanzare proposte correttive o migliorative".

 

IL VERTICE DELLA CDL

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, prima di partecipare alla Conferenza nazionale organizzativa della Cisl, conferma il vertice di centrodestra annunciato questa mattina da Lorenzo Cesa. Quello della sicurezza "è un problema importante, è giusto che l'opposizione vada unita".

 

PRODI ALL'OPPOSIZIONE

Sul decreto in tema di sicurezza l'opposizione non può fare obiezioni sostanziali altrimenti si contraddice. Lo dice il presidente del Consiglio, Romano Prodi, arrivando alla conferenza nazionale della Cisl.