Centomila posti in più
rispetto all'anno scorso agli extracomunitari non
stagionali. Rivoluzione telematica, accompagnata da
una campagna informativa del ministero, per sventare
il rischio code e assicurare l'ordinata
presentazione delle richieste di assunzione. Spazio
alle colf e badanti straniere, di cui le famiglie
italiane non possono fare a meno, con 65mila
assunzioni riservate, 20mila in più della prima
versione del decreto 2006.
Il Dpcm firmato martedì sera da Romano Prodi (pubblicato a fianco e anticipato ieri dal Sole-24 Ore) prevede 170mila assunzioni per «motivi di lavoro non stagionale»: 47.100 sono attribuite – precisa l'articolo 2 – ai cittadini di Paesi che hanno sottoscritto accordi di cooperazione (con un aumento della quota di egiziani, moldavi e filippini), mentre l'articolo 3 ripartisce la quota di 110.900 tra categorie richieste come le colf e badanti e gli addetti del settore edile (14.200); mille ingressi vanno ai dirigenti o personale altamente qualificato, 500 sono riservati – ed è la prima volta – ai conducenti di autotrasporto e 30mila ingressi per i restanti settori produttivi. Tremila lavoratori autonomi (ricercatori, manager e liberi professionisti) potranno fare richiesta per entrare a lavorare in Italia, altrettanti potranno chiedere il permesso di soggiorno per studio. Il decreto sarà pubblicato in «Gazzetta Ufficiale» nella seconda metà di novembre. Dalla prima settimana di dicembre partirà la presentazione delle richieste telematiche (i termini sono fissati all'articolo 7 del Dpcm) tramite associazioni di categoria e patronati. Niente uffici postali, quindi, ma spazio all'invio online, anche fai-da-te, da parte dei singoli (imprese e famiglie) che nel frattempo saranno istruiti sulle novità della procedura. |