una precisazione per gli aspiranti alla cittadinanza
italiana
Non fa intoppo l’abolizione del permesso di soggiorno per
tempi brevi
roma
(Migranti-press)
- Dal 2 giugno 2007 non è più richiesto agli stranieri che
entrano in Italia il permesso di soggiorno se si intende
rimanere al massimo tre mesi per visite, affari, turismo e
studio; basta rilasciare alla polizia di frontiera una
dichiarazione di presenza in Italia. Questa dichiarazione -
precisa una circolare del Ministero dell’Interno -
costituisce titolo utile ai fini dell’iscrizione anagrafica
di coloro i quali intendono avviare in Italia la procedura
per il riconoscimento della cittadinanza “jure sanguinis”.
Quindi la soppressione del permesso di soggiorno per visite,
affari, turismo e studio non pregiudicherà la possibilità
dei discendenti di cittadini italiani di avviare in Italia,
come previsto dalla precedente normativa, la procedura per
il riconoscimento della cittadinanza “jure sanguinis”.