Caritas: no a muri contro i migranti
ROMA. « Non si può pensare di alzare muri per impedire
l’ondata migratoria, quando nel cuore dell’Africa si muore; è naturale che chi
fugge non tema nessun ostacolo » . Lo ha scritto nell’editoriale del mensile '
Italiacaritas' il direttore della Caritas Italiana, monsignor Vittorio Nozza,
per il quale « è una vittoria amara per tutti, sapere che i clandestini,
rispediti al mittente, vengono raccolti nei furgoni come cani, bastonati e
legati, e trasportati in campi profughi da sorveglianti muniti di maschere per
gli odori nauseabondi » . E ancora « è una vittoria amara, se la maggior parte
delle donne e molti dei minori vengono ripetutamente violentati; se i container
viaggiano nel deserto con il loro carico umano per due, tre giorni, senza viveri
nè acqua; se ogni anno tre- quattromila persone muoiono perché abbandonate nel
deserto lungo la frontiera libica, e altrettante vengono vendute ai mercanti di
schiavi » . « La polemica politica – ha aggiunto don Nozza – semplifica tutto e
banalizza, sia illudendosi di fermare l’alta marea delle migrazioni, sia facendo
credere che essa sia un fatto ordinario e non un fenomeno epocale. L’impressione
– ha concluso – è quella di trovarci di fronte a una grande povertà culturale,
all’incapacità di cogliere che gli immigrati per noi sono una scomodità che fa
crescere » .
Don Nozza: nel cuore dell’Africa si muore. È naturale che chi fugge non tema
nessun ostacolo L’impressione è di trovarci di fronte a una grande povertà
culturale