L'operazione all'alba di oggi. Le accuse sono associazione a delinquere
Ed ancora traffico di droga e sfruttamento di esseri umani

Maxi-blitz contro la mafia nigeriana
Vendevano minori, 66 arresti

Amato: "Sgominata potente organizzazione. Saremo inflessibili con i nuovi schiavisti"

 

 

ROMA - Una vasta operazione internazionale contro la criminalità nigeriana, condotta da polizia, carabinieri e guardia di finanza, è stata compiuta all'alba di oggi: decine gli arresti eseguiti, con le accuse di associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di esseri umani e traffico di droga.

In tutto, nell'ambito dell'inchiesta - nome in codice, "operazione Viola" - sono state emesse 66 le ordinanze di custodia cautelare, dal gip del tribunale di Napoli, nei confronti di cittadini nigeriani: quindici sono state eseguite all'estero, in particolare in Olanda, paese in cui l'organizzazione era secondo l'accusa particolarmente attiva. Impegnata soprattutto a far entrare minori dalla Nigeria, poi avviati alla prostituzione e allo spaccio della droga.

Già nell'ottobre scorso si era conclusa una prima fase dell'operazione, con 23 arresti in Olanda, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Belgio, Stati Uniti e Nigeria. Alle 11 prevista una conferenza stampa presso la sede della Dna, presente anche il procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso.

Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa AdnKronos, l'inchiesta ha consentito di accertare gravi irregolarità in alcune pratiche di adozione. Donne nigeriane residenti in Italia prelevavano bambini in tenera età dagli orfanotrofi del loro paese d'origine, per avviarli ai traffici illegali. In particolare, per quel che riguarda l'Italia, gli investigatori hanno scoperto il tentativo - uno dei quali andato a buon fine - di sequestrare due bambini da un orfanotrofio nigeriano, per poi portarli in Veneto.

"E' stata sgominata una potente organizzazione internazionale - è il commento del ministro degli Interni Giuliano amato -. Faceva della tratta e dello sfruttamento di esseri umani, e in particolare di minori, la propria principale fonte di reddito". Le accuse contestate, ricorda Amato "sono reati gravissimi, che rinnovano la schiavitù ai nostri tempi e sfruttano la povertà. Perciò contro questi criminali dobbiamo essere inflessibili"