La tratta degli schiavi-bambini. In Italia sono centinaia

DA PANORAMA.IT  

Adolescenti e bambini invisibili. Resi schiavi, sfruttati e picchiati. Costretti a prostituirsi, rubare, spacciare droga, mendicare, lavorare. Coinvolti nelle adozioni illegali e spesso vittime del traffico di organi. Ma soprattutto dimenticati. Ogni anno, il 23 agosto, l’Unesco con la Giornata internazionale in ricordo della schiavitù e della sua abolizione mette davanti agli occhi del mondo la tragedia della tratta dei minori, che insieme a quello di armi e stupefacenti è ormai una delle fonti più redditizie. Albania, Romania, Ucraina, Moldavia, Bosnia, Nigeria, Ghana, India, Bangladesh, America Latina le aree più coinvolte.

Nel rapporto di Save the Children risulta che sono bambini e adolescenti di entrambi i sessi provenienti per lo più dall’Est Europa ma anche dall’Africa o dall’Asia le vittime di tratta in Italia: prostituzione, accattonaggio, furti o spaccio, lavoro agricolo, allevamento di bestiame, e adozioni internazionali illegali e, si presume, traffico di organi sono le attività che li rendono vittime.
Sono soprattutto i bambini sotto i 14 anni, perché minori non imputabili, a essere sfruttati in attività illegali: “Lo sfruttamento fino alla riduzione in schiavitù ancora esiste e coinvolge molti minori”, commenta Carlotta Bellini di Save the Children Italia. “I bambini sono funzionali al business della tratta perché più facilmente ricattabili e assoggettabili di un adulto, o perché un bambino, magari con un handicap fisico, desta più pietà. Inoltre sotto i 14 anni i minori non sono imputabili, di qui il loro impiego in attività illegali come furti o scippi o come corrieri della droga, per non parlare della richiesta di minori utilizzati nel mercato della prostituzione”.
Se nel mondo le vittime della tratta sono stimate in 2,7 milioni, di cui l’80% costituito da donne e bambini - un business con un volume di affari di 32 miliardi di dollari l’anno, pari a quello derivante dal traffico di droga o di armi - in Italia, ricorda l’organizzazione, secondo i dati ufficiali sono 54.559 le vittime di tratta che hanno ricevuto un primo aiuto tra il 2000 e il 2007; quelle che poi hanno aderito a progetti di protezione sono state 13.517, di cui 938 hanno meno di 18 anni. Numeri sottostimati, secondo il dossier, in quanto molti minori trafficati e sfruttati rimangono invisibili sia per le caratteristiche della tratta - fenomeno criminale e quindi occulto - sia per le mutevoli e sofisticate strategie di sfruttamento e assoggettamento messe in atto dagli sfruttatori.
Sfruttamento sessuale - Coinvolge soprattutto adolescenti femmine, nigeriane e dell’Europa dell’est. Costrette a firmare un contratto, le nigeriane vengono private della libertà e costrette a pagare tra i 30 e i 50 mila euro per riscattarla, prostituendosi su strada. Le ragazzine dell’est Europa - soprattutto Romania e Moldova - reclutate da conoscenti o parenti, a volte rapite, passano il confine in auto, pullman o a piedi. Molti anche i minori romeni di origine Rom.
Accattonaggio - È praticato soprattutto da minori Rom romeni o provenienti dall’ex Jugoslavia, talvolta con problemi fisici.
Trascorrono intere giornate sulla strada, in posizioni scomodissime e sotto qualsiasi tempo. Molti subiscono violenze.
Attività illegali - È una tratta che coinvolge minori di ambo i sessi per lo più romeni ma anche di origine nordafricana. Reclutati nei paesi di origine, vengono condotti in Italia per compiere furti e scippi. I minori provenienti da Senegal e Gabon sono invece impiegati nel trasporto e spaccio di droga - cocaina, eroina, crack - e tenuti sotto ferreo controllo al punto che a molti di essi vengono abrasi i polpastrelli affinchè non siano identificabili dalle forze dell’ordine: un numero sempre più rilevante di questi minori diventa a sua volta consumatore e dipendente dalla droga.
Lavoro forzato - Sono adolescenti provenienti da India, Bangladesh e Africa che vengono impiegati nell’allevamento di bestiame o in agricoltura, costretti a lavorare tantissime ore per paghe irrisorie.
Adozioni illegali ed espianto di organi - Poche le evidenze su questi tipi di tratta, anche se - sottolinea il dossier - episodi sono emersi da inchieste giudiziarie. Nel 2004 la Procura di Roma ha aperto in Albania un’inchiesta su un presunto traffico di minori, che si sospetta fossero stati trasportati illegalmente in Grecia e in Italia e sottoposti a espianti illegali.