ALCUNE PRECISAZIONI SUI LIMITI E LA NATURA

DELL'INTERVENTO A FAVORE DEI DETENUTI BENEFICIARI DELL'INDULTO

 

Nell’ambito delle azioni predisposte dalla Regione per sostenere gli immigrati indigenti che beneficeranno dell’indulto Il Centro Fernandes ha messo a disposizione il suo centro di ascolto e di consulenza legale in considerazione della numerosa popolazione immigrata che trovasi sul territorio.

Non si tratta di un intervento a favore degli ex detenuti in generale -ha detto il direttore del Centro -  La regione infatti ha coinvolto ben 5 strutture qualificate una per ogni provincia al solo scopo di monitorare e tenere sotto controllo il fenomeno qualora si presentassero situazioni di particolare disagio  di ex detenuti ammalati o indigenti sprovvisti di qualunque punto di riferimento. 

Non esiste nessun collegamento diretto tra gli istituti di pena o i centri di permanenza temporanea per gli immigrati in attesa di espulsione - continua il dott. Casale – L’intervento sarà effettuato solo in presenza di immigrati non soggetti a espulsione e bisognosi di cure mediche.  

Ogni allarmismo è del tutto infondato soprattutto in un territorio come quello di Castel Volturno dove purtroppo i delinquenti abituali hanno le loro case ed i loro punti di riferimento ben consolidati.

Il Centro di ascolto e di consulenza legale, è composto da un assistente sociale, un legale ed uno psicologo, che analizzeranno le eventuali richieste di aiuto attivando i necessari percorsi di ritorno alla legalità. L’accoglienza è riservata ai casi limite di assoluta indigenza o grave stato di malattia.

E’ nostra viva preoccupazione – dichiara il direttore – che a seguito dell’indulto, molti immigrati soprattutto tossicodipendenti torneranno a popolare la pineta e la Domitiana.  Sarebbe veramente necessario predisporre una congrua task force che a partire da questa emergenza potesse finalmente porre rimedio a questo stato di cose veramente allarmante che è presente a Castel Volturno indipendentemente dall’indulto.

Nell’ambito del progetto Fratello Riconosciuto il Centro Fernandes, ha infatti avviato in comunità di recupero più di trenta immigrati tossicodipendenti che hanno abbandonato la pineta e intrapreso percorsi di integrazione. Con il progetto Speranza in collaborazione della Provincia di Caserta sono state tolte dalla Domitiana 60 ragazze nigeriane che ora hanno un regolare lavoro in molte parti d’Italia, soprattutto al nord.

Per noi questo significa operare per la legalità – conclude il direttore Casale – il resto è solo demagogia. Perciò saremo sempre  pronti a collaborare con il Comune e tutti gli altri enti che intendano mettere in campo serie e concrete risorse per liberare questo nostro amato territorio dalla delinquenza e dalla clandestinità