4.000 sterline per lasciare il paese

 

LONDRA –Aiutarli costa molto meno che deportarli: 4.000 sterline - circa 5.600 euro - per lasciare il paese volontariamente. E' il sistema adottato dal governo inglese per sveltire il processo di rimpatrio dei migranti trovati senza i requisiti necessari per restare nel Regno Unito. E per risparmiare un bel po' di denaro pubblico. Secondo quanto rivelato dal Sunday Telegraph, più di 23mila immigrati hanno, negli ultimi 9 anni, accettato di essere volontariamente rimpatriati nei paesi di origine, previo il pagamento del viaggio aereo, la consegna di 1.000 sterline in contanti all'aeroporto e ulteriori 3.000 sterline erogate a fondo perduto per dare inizio ad un'attività lavorativa. Il programma è costato sino ad oggi 36 milioni di sterline ed è cofinanziato dall'Unione Europea. "L'anno passato", ha dichiarato un portavoce del ministero degli Interni britannico, "abbiamo rimpatriato più immigrati che tutti gli anni precedenti. Non esitiamo ad usare le maniere forti, ma quando possiamo evitare ai contribuenti l'alto costo che questo comporta, lo facciamo". Infatti, si calcola che in media ogni rimpatrio coatto costa ai cittadini britannici circa 11.000 sterline. Ma offrire dei bonus di via non solo costa meno alle casse dello stato, serve anche ai fini di una vita migliore. Grazie ai soldi del governo, infatti, un iraniano - secondo quanto riporta il tabloid Daily Express - è riuscito a mettere in piedi un allevamento di struzzi; un albanese ha dato inzio alla produzione di vino biologico nei pressi di Tirana; una donna dello Zimbabwe ha fondato una catena di negozi di bellezza, apparentemente di discreto successo. "Dare agli immigrati clandestini una sorta di ricompensa è come sdoganare l'illegalità e lancia sicuramente un messaggio sbagliato", ha detto scettico Matthew Elliott, dell'associazione contribuenti britannici. Anche i conservatori hanno criticato apertamente il programma di 'rimpatri volontari': "visto che non riescono a proteggere le frontiere, li corrompono per andarsene", ha dichirato David Davies, ministro dell'Interno 'ombra' dei Tory. Piovono critiche anche per l'ultima trovata del governo per contenere l'immigrazione in Gran Bretagna: far pagare una 'cauzione' di 1.000 sterline agli extracomunitari residenti nel Regno Unito quando invitano dei familiari in visita. Questo per contenere i casi di persone che, una volta atterrate, sull'aereo non ci risalgono più - e vanno ad ingrossare le fila degli immigrati clandestini. Allo studio anche nuovi tipi di visti - d'affari, turistico e per visite familiari - con diverse durate in termine di tempo; il taglio del visto turistico generico da sei mesi a tre, nonché l'obbligo di dimostrare, da parte dei richiedenti, la possibilità di mantenersi durante il periodo della visita - sul modello della legge australiana. E l'introduzione della 'cauzione', che verrebbe trattenuta dal governo nel caso in cui il parente in visita decida di darsi alla macchia.