Da Capua sos della Curia «Produrre meno rifiuti»
Rispetto della dignità della persona, rispetto del territorio, dialogo con le istituzioni, sofferenza per la presenza di discariche abusive, con materiale tossico e inquinante, per la presenza della malavita. L’Arcidiocesi di Capua interviene sulla questione emergenza rifiuti dopo le polemiche legate al sito di Ferrandella. E lo fa con una nota corale che nasce da un sentire comune dei sacerdoti che, raccolti «in assemblea con l’arcivescovo Bruno Schettino, hanno dato spazio a una riflessione sulla situazione dell’emergenza rifiuti in particolare sul territorio di Santa Maria la Fossa». Va ricordato che il territorio dell’Arcidiocesi accoglie anche le discariche di Parco Saurino e di Maruzzella, siti di stoccaggio di ecoballe al Frascale (Capua) e a parco Saurino oltre alle discariche di Bortolotto a Castelvolturno. Una riflessione a largo raggio quella della chiesa locale: «È stato riaffermato il principio della dignità della persona umana da tutelare nel suo valore, anche in riferimento alla vita e alla sua qualità», si legge nella nota di Schettino e dei sacerdoti. Essa ricorda, poi, che «occorre coniugare il rispetto del territorio con il principio di solidarietà verso gli altri nella fruizione dei beni» ed evidenza l’esigenza di «riprendere il dialogo con le istituzioni, presentando i problemi posti sul territorio e chiedendo comprensione reciproca delle diverse ragioni». La nota dell’Arcidiocesi scende nel particolare, quasi a richiamare «l’esigenza di una nuova cultura dei consumi e del pieno rispetto dell’ambiente. Occorre educare a consumare meno, a non moltiplicare materiale non riciclabile e non biodegradabile. I rifiuti non possono essere bruciati lungo le strade. Occorre allora attivarsi con incentivi e con idonei sistemi a realizzare dovunque la raccolta differenziata».