DAL MATTINO DELL' 11MARZO 2010
Vincenzo Ammaliato. La sponda del lago dove sono ammassate le carcasse non è
ancora raggiungibile. Le piogge degli ultimi giorni hanno trasformato la terra
in fango e qui si impantanerebbe qualsiasi mezzo meccanico. Probabilmente
proprio per questa ragione, coloro che hanno ucciso i bufalotti appena nati e
tentato di occultarne le carcasse non sono riuscite a coprirle. E sono stati
scoperti dalla Forestale che ha intensificato nell’area i controlli (su input
del comandante regionale Fernando Fuschetti e del capo del Corpo, Cesare
Patrone, che segue con attenzione la provincia di Caserta). Una ventina le
carcasse a pelo dell’acqua, ma nel fondo del laghetto abbandonato probabilmente
ce ne sono molte altre. L’area è quella delle ex cave di sabbia ad est della via
Domiziana. Lo specchio d’acqua artificiale divenuto cimitero dei bufalotti è
stato creato insieme agli altri negli anni ’80 a seguito di un’abusiva attività
estrattiva di sabbia. Il caso, adesso, è passato di competenza dell’Asl, che
dovrà accertare il numero esatto delle carcasse e provvedere al loro recupero e
smaltimento. Immediatamente, invece, sono scattate le indagini per cercare di
risalire all’allevamento che si è reso responsabile di un tale scempio. Con
molta probabilità, i bufalotti abbandonati nel laghetto sono tutti di sesso
maschile. È purtroppo prassi in molte aziende zootecniche della zona dei mazzoni
di sopprimere i bufalotti pochi giorni dopo la loro nascita. Questo perché la
carne del bufalo non ha ancora una grossa richiesta di mercato. E se il cucciolo
ha la sfortuna di nascere di sesso maschile viene soppresso dagli allevatori per
non permettergli di nutrirsi col latte della madre, che invece deve servire per
realizzare il prezioso formaggio. Eliminare e smaltire l’animale seguendo il
protocollo previsto dal servizio veterinario nazionale costerebbe circa
cinquecento euro. Evidentemente un allevatore con pochi scrupoli ha cercato di
risparmiare una consistente somma di denaro, infischiandosene delle regole e
abbandonando completamente l’etica e la morale.