DAL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
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nel casertano sui mezzi della ctp
Quei bus chiamati desiderio
Ma solo per gli immigrati
La video-denuncia del centro sociale «Insurgencia»,
le immagini mostrate al direttore generale dell'azienda
CASERTA - Autisti indifferenti che non si fermano per far salire immigrati in
attesa alle fermate. Mezzi pubblici
riservati a bianchi: è la denuncia dei giovani del centro
sociale Insurgencia secondo cui i conducenti dei mezzi del trasporto pubblico
della Ctp, nel Casertano, proseguono la loro corsa senza rispettare le fermate
quando vedono gli immigrati. Un gruppo di militanti si è recato oggi, lunedì,
nella sede dell’azienda per protestare con la direzione.
GLI ATTIVISTI - «Abbiamo mostrato un video al direttore generale - spiega uno
degli attivisti Antonio Musella - frutto di una settimana di riprese fatte dagli
autobus e dalle fermate. E abbiamo così documentato che su alcune linee, in
particolare la M1N, la M1B e M4, gli autisti non si fermano quando vedono in
attesa soltanto gli immigrati. Questo accade a Castel Volturno e a Mondragone,
dove gli immigrati all’alba prendono l’autobus per andare al lavoro, nella
fascia oraria compresa dalle 6 alle 9».
BUS VUOTI - «Su 10 autobus - aggiunge - 8 non si fermano, pur avendo posti a
bordo. Due non si effettuano la fermata, ma sono pieni. Un ingegnere ha ammesso
di conoscere il problema. È assurdo però che si perpetui questa forma di
discriminazione, da apartheid. Servono evidentemente più mezzi e vanno
sensibilizzati gli autisti».
L'AZIENDA - «Faremo nuove verifiche, per accertare che il servizio sia
garantito». È questa la risposta del direttore generale del Consorzio di
trasporto della provincia di Napoli Giuseppe Fiorentino, al filmato degli
attivisti di Insurgencia. I conducenti dei bus del Ctp «non sono razzisti», ma
che qualcuno lasci a terra gli immigrati nella zona di Castel Volturno (Caserta)
è fenomeno noto e già sanzionato dal consorzio». Fiorentini riferisce di una
decina di autisti sospesi dal servizio, in passato, dopo la prima denuncia. Per
il direttore però «non si tratta di razzismo». «La verità è che stiamo parlando
di linee sovraffollate soprattutto nelle ore di punta - dice - anche per il gran
numero di extracomunitari sul territorio di Baia Domizia».