COMUNICATO

a cura di

Ass. GIANCARLO SIANI - Ass. LIBERA - Federazione Città Sociale - IRES Campania

 

LA CAMORRA NON VALE NIENTE

(lettera aperta)

Carissimi,
Rosaria Capacchione, Raffaele Cantone, Roberto Saviano, Franco Roberti, Piero Grasso, don Luigi Ciotti, Tano Grasso … e Voi tutti persone e testimoni  minacciati dalle camorre e dalle mafie…

 

Vi affidiamo il manifesto “La camorra non vale niente”, promosso dall’Associazione “Giancarlo Siani”, dall’Associazione LIBERA, dalla Federazione Città Sociale e dall’IRES (Istituto di Ricerca Economiche e Sociali) Campania .

 

In questi giorni abbiamo pensato tante volte, ogni volta che vi sentivamo minacciati, di scriverVi un messaggio di solidarietà… poi abbiamo lavorato a questo manifesto di impegno civile comune per darVi concreta testimonianza della condivisione del Vostro lavoro di ogni giorno.


I messaggi formativi del manifesto sono quattro:

 

1.      IL CLIENTELISMO e la collusione fra economie legali ed illegali  sono il prodotto di un’area grigia culturale che fa abbassare la guardia a tutti i cittadini di fronte alla criminalità organizzata. La camorra attecchisce e si rinforza anche e soprattutto nella cultura della sopraffazione quotidiana, nella mancanza ordinaria di trasparenza nella pubblica amministrazione;

 

2.      LA CAMORRA NON VALE NIENTE perché si fonda sullo strapotere egoistico di pochi che mangiano il 99% delle risorse economiche illegali e lasciano le briciole ai molti, alle centinaia di giovani, prima esclusi e poi vittime, che si ammazzano nelle strade e che vengono aiutati solo a sopravvivere come straccioni della illegalità o del carcere;

 

3.      SIAMO TUTTI serve a spostare l'obiettivo dai pochi straordinari testimoni a tanti, a tutti noi, alla coscienza democratica e civile del Paese. Siamo tutti serve a non lasciare isolati quelli che si impegnano in prima persona e a difenderli concretamente con il corpo di una nuova diffusa coscienza civile.

 

4.      l'impegno democratico degli operatori sociali, dei poliziotti, dei giornalisti e dei magistrati deve diventare una frontiera di lavoro comune ed integrato, proprio per difendere, ogni giorno, assieme, le istituzioni della Repubblica con le regole della democrazia e la garanzia dei diritti sociali e civili per tutti.

 

Questo manifesto può stimolare e promuovere un nuovo impegno civile di massa.... gruppi di formazione... volantinaggio nei luoghi di lavoro  e nelle scuole... convegni diffusi e di territorio per rendere la gente protagonista del proprio riscatto.

Nelle prossime settimane noi saremo impegnati in questo lavoro di diffusione del manifesto e di promozione di impegno civile.

 

Serve ancora tanta speranza… e, soprattutto, tanta coerente testimonianza e responsabilità.

 

don Tonino Palmese (Ass. LIBERA e Federazione Città Sociale)

Adriana Maestro (Ass. Giancarlo Siani)

Geppino Fiorenza (Ass. LIBERA)

Salvatore Esposito (IRES Campania)