"La Carta di soggiorno assume la denominazione
di "permesso di soggiorno ce per soggiornanti di lungo periodo (slp). Il termine
di presenza regolare in Italia necessario per chiedere il permesso slp è ridotto
da sei a cinque anni".
In una
circolare inviata a tutte le Questure, il Viminale esamina tutte le novità
introdotte dal decreto dedicato agli immigrati di lungo corso entrato in vigore
mercoledì scorso, facendo il punto sul nuovo "super permesso" che amplia i loro
diritti.
Può chiedere il permesso per "soggiornanti di lungo periodo" (slp) chi ha da
almeno 5 anni un permesso di soggiorno valido rilasciato in un Paese Ue (sono
esclusi i titolari di un permesso per formazione, studio, asilo, protezione
sociale, turismo o affari) e percepisce un reddito non inferiore all'assegno
sociale.
Nel calcolo dei 5 anni di residenza regolare, non incidono "le assenze inferiori
a sei mesi consecutivi e non superiori a dieci mesi nel medesimo periodo".
Inoltre, specifica la circolare, "è soppresso il requisito della titolarità di
un pds per un motivo che consenta un numero indeterminato di rinnovi,pertanto è
sufficiente la titolarità, all'atto della richiesta di un permesso di soggiorno
di lunga durata in corso di validità".
Il Viminale specifica che il decreto non si applica agli extraue 'lungo
soggiornanti' nel Regno Unito, Irlanda e Danimarca. Rimangono fuori, per ora,
anche gli immigrati che hanno maturato i 5 anni nei Paesi che sono entrati nell'Ue
solo dal maggio 2004 (come la Polonia) o dallo scorso gennaio (Romania e
Bulgaria), poiché "la qualifica di 'lungo soggiornante' si acquisisce a seguito
di un soggiorno di anni cinque nel territorio di uno stato membro".
La richiesta del permesso slp (per ora si usano i moduli previsti per la carta
di soggiorno) può essere presentata anche per i propri familiari, ma in questo
caso, oltre a un reddito sufficiente a mantenerli, si dovrà dimostrare
l'idoneità dell'alloggio in cui vivono. Verranno respinte le domande presentate
da cittadini stranieri ritenuti pericolosi per l´ordine e la sicurezza pubblica.
Il permesso slp è a tempo indeterminato e dà la possibilità di trasferirsi in un
altro stato membro per lavorare, studiare o, a fronte di determinate garanzie,
altri motivi. I titolari hanno inoltre diritto alle prestazioni di assistenza e
previdenza sociale, alle erogazioni in materia sanitaria, scolastica e sociale e
a servizi e beni a disposizione del pubblico come le case popolari. Tutte queste
nuove condizioni si applicano anche a chi ha in tasca una "vecchia" carta di
soggiorno.