"Gli italiani hanno un'immagine distorta dei romeni in Italia"
Bucarest -23 aprile 2008 - Il
governo romeno ritiene molto
difficile la modifica della
normativa europea che sancisce la
libera circolazione nell'Ue.
"La Direttiva CE numero 38, deve
essere recepita da ogni legislazione
nazionale. Se si vuole ristringere
la libera circolazione, questo non
si può fare che a livello
dell’Unione Europea, ma con un
meccanismo assai complicato” spiega
il sottosegretario per i romeni
all'Estero, Mihai Gheorghiu,
commentando le recenti dichiarazioni
di Roberto Maroni e Gianfranco Fini.
Secondo Gheorghiu, “assistiamo di
nuovo a delle dichiarazioni
elettorali, che vogliono dare una
risposta alla sensibilità della
gente. Non penso che un milione di
romeni possono essere chiamati in
causa per i misfatti di uno, due,
100 persone che commettono reati”.
“Abbiamo attraversato una crisi a
novembre, legata non alle relazioni
tra Italia e Romania, ma alla
percezione della società italiana
riguardo i romeni, e abbiamo
rafforzato la collaborazione, con
ottimi risultati" dice il
sottosegretario. "E' intervenuto
adesso il caso Rus, un nuovo dramma
che però non può fermare il dialogo.
Appena si insedierà il nuovo
governo, riprenderemo tutte le
discussioni che abbiamo cominciato
con il vecchio governo. Ci sono
impegni che porteremo avanti, e
penso che arriveremo a un
denominatore comune".
Ma le dichiarazioni dei politici
italiani non rischiano di innescare
una nuova ondata di razzismo?
“Purtroppo è cosi, ma non esistono
soluzioni magiche, la fiducia si
conquista con difficoltà e si perde
con facilita. Penso che gli italiani
hanno un'immagine distorta riguardo
ai romeni e la Romania. In questa
direzione dobbiamo fare di più. Tra
pochi mesi daremmo il via a un
progetto dell'Agenzia delle
strategie di governo di Bucarest,
che punta a cambiare l'immagine
della Romania e dei romeni in
Italia, per dare un'immagine reale.
Non risolveremo tutto con questa
campagna, ma è un inizio".