OMELIA ALLA CELEBRAZIONE NELLA SOLENNITA’ DI SAN ROBERTO BELLARMINO
17 settembre 2015
BASILICA CATTEDRALE DI CAPUA
 

Migranti

Da tempo ci domandavamo quale strada percorrere per affrontare, nel nostro piccolo, il problema mondiale dei migranti e dei rifugiati che supera ogni immaginazione e pare non abbia ancora trovato possibili soluzioni nel continuo,massiccio esodo da alcune parti del mondo verso l’Europa. Sapete che il nostro “Centro Immigrati Campania "Fernandes” è in ristrutturazione e ampliamento non solo materiale con il contributo della Caritas Nazionale. Il progetto infatti prevede una diversa fisionomia del Centro per andare incontro alle nuove esigenze e inserire questo segmento importante, espressione della testimoniante carità, nell’ambito dell’impegno evangelizzante della nostra Chiesa capuana, che sia quanto più conosciuto e condiviso dai laici e dai presbiteri. Il Fernandes dovrebbe essere visto come casa comune in cui diversi soggetti realizzino una compartecipata opera di evangelizzazione, promozione e integrazione degli immigrati presenti sul territorio dell’Arcidiocesi. Il Centro, come sapete, fu aperto durante l’episcopato di mons. Diligenza e incrementato da mons. Schettino con tanta generosità e sacrificio. Lunedì prossimo 21 settembre, saranno tre anni dalla sua improvvisa dipartita. Una delle ipotesi proposte è che, accanto al Fernandes nella sua nuova fisionomia, anche gli Istituti religiosi e le parrocchie possano dare una mano offrendo disponibilità per un’accoglienza di secondo livello. Ne avevamo discusso nel Centro pastorale col Vicario e i Responsabili delle tre aree, il 3 settembre ho incontrato le Madri Generali e le superiore degli Istituti femminili dell’Arcidiocesi ricevendo una sostanziale condivisione all’ipotesi. Pensavo poi di confrontarmi con tutti i sacerdoti il prossimo 22 settembre al plenumdel clero aspettandomi i loro suggerimenti.Domenica 6 settembre il Papa all’angelus ci ha detto con la sua autorità di Vicario di Cristo: “Ogni parrocchia, ogni comunità religiosa, ogni monastero, ogni santuario d’Europa ospiti una famiglia, incominciando dalla mia diocesi di Roma. Mi rivolgo ai miei fratelli vescovi d’Europa, veri pastori, perché nelle loro diocesi sostengano questo mio appello, ricordando che misericordia è il secondo nome dell’amore”.Lunedì 14 scorso, nell’Episcopio di Napoli con i Vescovi della Regione,riuniti su convocazione del Cardinale Presidente, presente il Prefetto di Napoli, si è tentata una ricognizione su quanto le Chiese della Campania già fanno e immaginata una riflessione per nuove iniziative al fine di rispondere alla crescente emergenza.Come Chiesa di Capua –accanto agli altri progetti già portati avanti sul nostro territorio – dobbiamo interrogarci e trovare le possibili strade per realizzare quanto il Papa ci ha chiesto.Entro domani tutte le diocesi d’Italia trasmetteranno alla C.E.I.tramite la propria Conferenza Regionale, una scheda di rilevazione dati in modo che il Consiglio Episcopale Permanente possa individuare modalità e indicazioni da offrire ad ogni diocesi.