SACRO E PROFANO

Editoriale di kairos del 17-04-2011

 

13 “case di appuntamento” nel solo centro di Caserta. Questo il risultato di un’intensa attività investigativa che ha portato alla luce un fiorente mercato del sesso svolto tranquillamente in normali appartamenti il cui oneroso fitto si aggirava intorno alle 80 euro al giorno, circa 2500 al mese. Un vero affare per i padroni di casa ben proporzionato alla ingente mole di guadagni prodotti dall’attività di prostituzione.  Nel raccontare il fatto un giornalista ha evidenziato come una di queste case si trovasse proprio a pochi passi da un convento di suore. Benché la cosa fosse del tutto irrilevante, l’esperienza del cronista gli ha suggerito che l’ accostamento tra “sacro e profano” poteva rendere la notizia più interessante. Un’ associazione che funziona simbolicamente perché identifica i luoghi della prostituzione come i luoghi del piacere e dell’ evasione, contrapposti ai luoghi del dovere e della penitenza. In realtà invece il mercato del sesso rappresenta spesso un mondo intriso di sofferenza e di sfruttamento che deprime sia di chi si vende che chi compra. Entrambe infatti sono vittime di meccanismi perversi legati al potere e al denaro. Meccanismi che dietro il velo ipocrita della casa chiusa non si riducono, ma anzi spesso si amplificano. Molte volte sentiamo ripetere che per eliminare la prostituzione dalle strade sarebbe meglio legalizzare quella nelle case. Un dibattito che non mi ha mai appassionato. La scoperta di tante case chiuse nel solo centro di Caserta dimostra, infatti, che i due tipi di prostituzione convivono perfettamente perché rispondono a esigenze diverse. Il problema più urgente non è quello di regolare il mercato o di salvaguardare il decoro delle nostre strade, ma quello di sradicare i meccanismi che producono in maniera sempre più pervasiva e fiorente la domanda di sesso e lo sfruttamento che ne consegue. Si tratta di una impegnativa azione da compiere su più fronti: quello della repressione, delle condizioni sociali  e soprattutto quello della cultura . Dietro tante storie di prostituzione infatti vi sono immensi problemi di povertà non solo materiale che si intrecciano ai vasti interessi di ignobili trafficanti di esseri umani. Il tutto giustificato da una domanda crescente di sesso che si fa largo nel vuoto di valori e di formazione culturale di larghi strati della società. Una domanda così forte che non si fa scrupolo di utilizzare qualunque mezzo e qualunque persona pur di  essere soddisfatta: minorenni, straniere indigenti o persino schiave.