10-01-2009
SPOT ATEI SUI BUS LONDINESI
Una stravagante trovata delle associazioni
Ateistiche
Sui famosi
bus di Londra da qualche giorno campeggia la
scritta: "There's probabily no God, now stop
worring and enjoy your life"(«Dio
probabilmente non esiste, quindi smettila di
preoccuparti e goditi la vita»).
La campagna, naturalmente ad opera di
associazioni atee, ha ricevuto offerte record
per un totale di 113mila dollari, superando di
ben sette volte gli obiettivi prefissati.
Io che credo in Dio non mi sento affatto
preoccupato e penso di godermi discretamente la
vita.
Mi preoccupa invece che ci sia qualcuno che
ancor oggi investe tanti soldi per propugnare
queste vecchie illusioni. Anche la Russia di
Stalin provò convincere i suoi contadini di
smetterla di preoccuparsi di Dio e sappiamo bene
come è andata a finire. Forse la vera scoperta a
cui sono giunti questi moderni bolscevici
capitalisti è che la religione non è più l’Oppio
dei popoli, sostanza notoriamente rilassante che
induce a torpore e beatitudine, ma al contrario
un farmaco irritante e depressivo. Nell’uno o
nell’altro caso si tratta di effetti contrari
alla natura e devastanti per la psiche umana.
Provate a dire una simile sciocchezza ad un
povero ragazzo africano che ha tra le sue cose
più care una vecchia Bibbia di Gedeone confusa
tra un paio di mutande, un blu jeans, pezzi di
fototessera e fogli di carta ingiallita, nella
misera busta di plastica che è il suo lussuoso
bagaglio in cui è contenuto tutto quanto
possiede. Vi regalerà immediatamente qualche
spicciolo a stento conservato pensando che siate
veramente ridotti male, molto peggio di lui.
Egli infatti non si sente assolutamente un
depresso o un drogato, ma ha dentro una grinta e
una voglia di vivere che uno di noi può solo
sognare. Ha lasciato tutto in giovane età, ha
attraversato il deserto, ha lavorato in Libia
per pochi soldi vivendo di stenti fino al giorno
di potersi imbarcare su un vecchio legno che con
altre cento persone lo ha miracolosamente
condotto sulle nostre coste. Egli sa bene di
essere un sopravvissuto e che senza l’aiuto di
Dio non sarebbe scampato alla sorte di tanti
suoi compagni inghiottiti dal mare “monstrum”,
come ormai è stato ribattezzato il mediterraneo.
Altro che depresso e ingannato egli si sente un
“eletto”, un “prescelto” da Dio per proseguire
la sua missione nel mondo che è mandare qualche
soldo alla sua famiglia e contribuire a far
rialzare la testa a un popolo martoriato.
Se non avesse avuto quella fede che un
missionario o un Imam gli ha trasmesso da
bambino rischiando spesso la sua vita, forse
sarebbe rimasto beato nella sua capanna a “non
preoccuparsi” e a godersi la morte lenta di aids
o di lebbra.
Ho l’impressione che questi atei mecenati non si
rendono conto di propugnare essi stessi una
religione e una fede. Mettendo la parola
“probabilmente” si sono condannati da soli a
questa deriva (l’antica sapienza dei greci
diceva: “gli dei rendono dementi coloro che
vogliono perdere”). Se loro stessi infatti non
sono sicuri che Dio non esiste vuol dire che
anche questa è solo una ipostesi valida tanto
quanto quella di chi crede. D’altra parte se
essi invece di pensare a godersi i loro soldi
nei vizi e nelle dissolutezze che tanto
decantano si impegnano in queste campagne vuol
dire che sentono dentro una missione da
compiere. Così, senza saperlo, sono diventati
essi stessi i sacerdoti di una nuova religione
che vorrebbe soppiantare quelle tradizionali.
A conti fatti torniamo così al punto di partenza
e ci domandiamo: perché questa religione
dovrebbe essere meglio di quella precedente? Mi
sovviene sempre in questi casi la parabola dolce
e simpatica della vecchina napoletana che alle
insistenze dei predicatori porta a porta di
alcune sette replicava: “ Ma se io non credo al
mio Dio che è vero, come volete che creda al
vostro Dio che non è vero?”. Mirabile trattato
di saggezza e filosofia partenopea che questi
soloni anglosassoni non potranno mai sopraffare
con le loro elucubrazioni da pancia piena e
cervello vuoto.
Se avessi i soldi da buttare riscriverei quella
pubblicità nel modo seguente:
“Dio probabilmente esiste, perciò smettetela di
preoccuparvi e godetevi questa vita e
l’eternità.”