DOMENICA SI MARCIA PER LA PACE
Un cammino alla scoperta delle profondità del nostro spirito
13 dicembre 2007
Domenica pomeriggio, 16 dicembre, parte la Marcia per la Pace promossa dal Centro Fernandes insieme a tante associazioni piccole e grandi. Qualcuno storce il naso a sentir parlare ancora di marce e…. forse anche di pace. A che serve riunirsi in un freddo (speriamo non piovoso) pomeriggio di dicembre per celebrare un utopia nella quale tutti dicono di credere e non sembra affatto necessario dover convincere qualcuno? In verità qui non si tratta di convincere nessuno, ma di testimoniare una fede, una speranza, un impegno. Coloro che marciano sfidando il freddo, la stanchezza ed anche il fastidio dei bempensanti, indaffarati ai primi acquisti di Natale, non vogliono dare insegnamenti o mettersi in mostra. Il loro sacrificio è un’offerta a Dio, Signore della pace, e una sorta di esercizio spirituale utile a rafforzare la propria volontà nel bene e tener desta l’attenzione sulle tante guerre dimenticate. Chi partecipa alla marcia lo fa con lo spirito umile del pellegrino che cammina per penitenza e desiderio di elevazione senza pretesa di affermare un ideologia o condannare qualcuno. Se c’è un’ideologia essa è proprio quella che respinge aprioristicamente ogni violenza per affermare un idea. Se c’è una condanna essa è quella di chi pretende di condannare gli altri e dimentica “la trave che è nel proprio occhio”. Come il “Satyagraha” di Ghandi la forza del nostro cammino deve consistere nell’”Essere” e nell’Amore: le uniche forze capaci di cambiare il mondo. Nell’era delle comunicazioni facili e veloci, troppo peso siamo abituati a dare all’apparire o al sembrare e poco tempo dedichiamo alla meditazione ed alla scoperta delle profondità del nostro spirito nel cui universo nascosto si celano le risorse ed i tesori che possono costruire il regno della pace.
La marcia è la maniera migliore per mettere in sintonia il corpo con l’anima, e riportare tra essi la pace primordiale distrutta dal materialismo e da consumismo.
E’ questa la pace vera che salverà il mondo!
E’ questa la pace annunciata nella notte di Natale: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama”.
Siamo grati, perciò, al Vescovo di Capua che nel suo messaggio ci ammonisce:
“ il seme della speranza è l’Evento del Natale, che ci ricorda la comune fratellanza che ci lega, come figli dello stesso Padre, essendo salvati dalla stessa speranza, sempre viva nella storia”.