Il messaggio del parroco di Castel Volturno agli studenti

"...essere cittadini significa essere sovrani, chi non è cittadino, è suddito..."

15-10-2007

Il nostro sito pur restando un modesto contenitore di servizi, esperienze e informazioni sulla vita del Centro Fernandes di tanto in tanto allarga lo sguardo non solo su ciò che accade nel territorio di Castel Volturno ma anche un po’ più in là nel vicino “villaggio globale” nel quale tutti siamo immersi, a volte inconsapevolmente.

Anzi, non vogliamo nascondere che spesso ci affascina l’idea, forse un po’ audace e presuntuosa, di poter leggere nelle esperienze del nostro piccolo vissuto quotidiano i riflessi e le connessioni con le grandi trasformazioni del mondo.

In questo senso il nostro lavoro con gli immigrati, nella complessa e dinamica realtà di Castel Volturno, ci è sempre apparso come un indicatore estremamente significativo  del nuovo sistema di rapporti e di convivenze che contraddistinguerà le società del terzo millennio.

Di qui lo sforzo di volgere sempre in positivo anche gli aspetti più problematici e dolorosi della vita sul nostro territorio rifuggendo le opposte tentazioni di rifugiarsi nel catastrofismo irrazionale o  nell’ottimismo rassegnato  .

Da queste opposte e pericolose tentazioni si può restare immuni solo sposando la logica inesorabile e virtuosa del “fare per” contro quella mistificatrice e anestetizzante del “dire contro”. Con questo senza nulla togliere all’ immenso valore della parola, che spesso si fa denuncia e condanna, ma sottolineando che in essa vi deve sempre essere un afflato di compassione, di fiducia e di speranza senza le quali non è possibile iniziare a costruire il nuovo che manca.

Il messaggio agli studenti di Don Ernesto Branco si muove proprio in questa direzione. In esso traspare evidente una denuncia sulla precaria situazione della nostra scuola che non è sempre capace di formare buoni cittadini, ma al tempo stesso è un appello accorato e convincente a non demordere, a confidare nella proprie capacità e nel proprio impegno. Il tutto  racchiuso in pochissime e telegrafiche espressioni che vanno diritte alla mente ed al cuore, senza perifrasi leziose o saccenti.

“Sia il vostro parlare: si,si;no,no.” Il Vangelo, Parola eterna di vita, indica una chiara linea di comportamento per chi si accinge a piccole o grandi imprese. Se dunque l’impresa di cambiare il nostro territorio è grande sarà bene che tutti ci facciano un esame di coscienza e incominciamo a far precedere i fatti e le opere concrete alle parole inutili e spesso dannose.