E' NATALE: INDIETRO TUTTA!
24-12-2009
Nella seduta del Consiglio Comunale di Castel
Volturno del 23 dicembre scorso si leggeva
all’ordine del giorno: chiusura del Centro Fernandes. Così poco prima che l’anno si chiuda
i grandi politici del nostro paese non hanno
esitato a macchiare di vergogna anche questo
2009. Fortunatamente argomenti più seri hanno
preso il sopravvento e la vergogna non si
è potuta consumare del tutto. Avevo proprio
sperato che l’anno trascorso potesse passare
alla storia come l’anno del buon senso e del
ripensamento. Il piombo colato a pioggia sui
corpi dei poveri africani nel settembre 2008
sembrava aver convinto anche i più duri che
sulla questione immigrazione non fosse possibile
esercitare le proprie manie o suscitare
artificiosi scenari di guerra che possono
trovare sempre qualcuno pronto a tradurli in
realtà. Le "parole sono pietre" ed in qualche
caso possono diventare anche proiettili o
pesanti souvenir da lanciare in faccia al
presunto responsabile di tutti i nostri mali.
Certo la malavita non è influenzabile come un
povero malato di mente, ed ha strategie ben più
lucide e solide, ma di fronte alla morte, anzi
alla strage, tutti dovrebbero avere un minimo di
prudenza. E invece, no! Si riapre la saga trita
e ritrita della caccia all’untore di manzoniana
memoria. L'untore era un individuo sospettato,
durante i periodi di pestilenza (soprattutto
quella di Milano del 1630) di cospargere i
luoghi con cui una persona entrava spesso in
contatto, come le maniglie delle porte, di una
sostanza biancastra (così la descrive Manzoni)
per contagiare gli abitanti delle città con il
morbo. La credenza era allora molto diffusa,
tanto che veniva attribuita agli untori la causa
del diffondersi della peste, provocando nei loro
riguardi una persecuzione per certi versi simile
alla caccia alle streghe del Rinascimento.
Attribuire al Centro Fernandes la colpa del
sovraffollamento di immigrati a Castel Volturno
ha lo stesso sapore arcaico e irrazionale di
quelle assurde persecuzioni. Per questo non
possiamo lamentarci che le televisioni o i
giornali ci trattino come un paese arretrato
dove regnano solo degrado e subcultura. Anche
uomini degni e di profonda cultura sembrano
indignarsi per questo atteggiamento della
stampa. Ma se qualcuno tenta di trasformare il
consiglio comunale in un tribunale
dell’inquisizione o in un raduno di stregoni che
studiano pozioni magiche e riti per scacciare il
maleficio non è certo colpa dei mass media.
Bisognerebbe invece farsi un esame di coscienza
e rimboccarsi le maniche per sconfiggere questo
degrado culturale che porta alcuni (gli
stregoni) ad abusare della credulità popolare.
Purtroppo invece alcuni personaggi del nostro
paese sembrano essersi fermati al 1600 e non
riescono a fare nessun passo avanti. A questo
punto non mi resta che fare una sola proposta.
Visto che andare avanti è sempre molto più
difficile che andare indietro proviamo almeno a
innestare una potente retromarcia e dal 1600
torniamo all’anno 0: l’anno della nascita di
Gesù. E’ Natale e questo sforzo dovrebbe
riuscirci più facile. Ritorniamo ad ascoltare il
santo vagito dalla grotta di Betlemme ed il coro
degli angeli: “Gloria a Dio nell’alto dei
cieli e Pace in terra agli uomini che egli ama”.
Da quella umile mangiatoia è iniziato tutto il
percorso di civiltà che ci ha portato alle
grandi conquiste di libertà e di progresso dei
nostri giorni. Un salutare passo indietro per
poter finalmente ripartire e conquistare il
futuro anche per il nostro sfortunato e
meraviglioso paese.