16 aprile 2008
Elezioni: due gli “immigrati” in Parlamento.
Le prime dichiarazioni dell'onorevole Jean Leonard Touadi (IdV) e dell’onorevole
Souad Sbai (PdL).
Due gli eletti, equamente distribuiti tra maggioranza ed
opposizione. Souad Sbai e Jean-Léonard Touadi sono gli italiani di origine
straniera che “rappresenteranno” i nuovi cittadini per la prossima legislatura.
Entrambi impegnati a favore delle comunità immigrate, sono stati gli unici
eletti tra i 15 candidati di origine straniera presenti nelle liste.
Touadi, eletto con il Partito Italia dei Valori, è nato in Congo ed è immigrato
in Italia nel 1959. Giornalista, docente e scrittore affermato, autore del
programma Un mondo a colori, è stato assessore alla Sicurezza ed alle Politiche
giovanili del Comune di Roma fino allo scorso mese. Raggiunto telefonicamente da
ImmigrazioneOggi ha parlato proprio del lavoro svolto nella Capitale come
riferimento da portare alla Camera per migliorare le politiche
sull’immigrazione. “Un’esperienza quella romana che reputo saggia e che paga in
termini di diritti, inclusione e sicurezza”. Il neodeputato ha poi aggiunto che
occorre agire su due versanti: “la legalità, intesa come spazio comune di
diritti e di doveri, e l’inclusione, perché meno persone ai margini vuol dire
maggior sicurezza”. Touadi ha inoltre sottolineato l’importanza di “non
confondere quelli che sono i doveri sociali - come la dignità abitativa e la
tutela dei diritti dei più deboli - con la sicurezza”.
L’italo-marocchina Souad Sbai, eletta alla Camera nelle file del Popolo delle
libertà, nelle prime dichiarazioni sul sito del Pdl ha polemizzato con il
governo uscente "in due anni la sinistra non è riuscita ad apportare cambiamenti
in tema di immigrazione e non ha portato avanti un progetto comune e concreto
per l`integrazione degli stranieri”.
La Sbai inoltre si è detta fiduciosa della collaborazione con la Lega Nord in
materia di immigrazione “la Lega ha fatto parte di un governo che è durato
cinque anni e che ha messo in regola 800 mila immigrati attraverso un'attenta
regolarizzazione".
(Alberto Colaiacomo)