Frattini: "Rapporto Amnesty indegno
L'Italia la nazione che ha salvato più vite"
L'annuale report dell'organizzazione umanitaria accusa il nostro paese per i respingimenti in mare che mettono in pericolo gli immigrati. Il ministro: "Lo respingo al mittente. I nostri dati dicono il contrario"
CARACAS - "L'Italia è certamente il paese europeo che
ha salvato più persone in mare". Così il ministro degli Esteri
Franco Frattini, da Caracas contesta il rapporto annuale di
Amnesty International sui diritti umani, che accusa l'Italia di
aver messo a repentaglio la vita dei migranti con la politica
dei "respingimenti". "E' un rapporto indegno, che respingo al
mittente - continua Frattini - Amnesty ha fatto sempre la sua
parte, ma i nostri dati sono molto chiari". Per questo, secondo
il titolare della Farnesina, questo rapporto è "indegno per il
lavoro dei nostri uomini e delle nostre donne delle forze di
polizia che ogni giorno salvano le persone, tutto il contrario
di quello che dice Amnesty".
Le parole del ministro seguono la presentazione da parte di
Amnesty International del rapporto annuale sulla situazione dei
diritti umani nel mondo. Un'analisi globale in cui l'Italia
spicca come "un Paese pieno di lacune", che ha ricevuto circa
90 raccomandazioni per la violazione dei diritti degli
immigrati, dei rifugiati e dei richiedenti asilo. "Gli sforzi
delle autorità per controllare l'immigrazione hanno messo a
repentaglio i diritti di migranti e richiedenti asilo", si legge
nel rapporto, che ricorda come a gennaio il gruppo di lavoro
della Nazioni Unite sulla detenzione arbitraria abbia criticato
il nostro paese per i centri di identificazione ed espulsione.
"E' in vigore il reato di clandestinità - spiega Giusy D'Alonzo,
che per l'organizzazione ha analizzato il caso Italia - che
allontana l'immigrato dalle istituzioni al punto che se è
testimone o subisce un reato, non può denunciarlo. C'è una
politica di respingimenti come quella con la Libia, che non
tiene conto della questione dei diritti umani. Sono anni che
solleviamo l'attenzione sui rapporti diplomatici fra Italia e
Libia. Nulla si sa delle 800 persone che sono state riconsegnate
alla Libia". Inoltre, sottolinea il rapporto Amnesty, "i governi
italiano e maltese, in disaccordo sui rispettivi obblighi di
condurre operazioni di salvataggio in mare, hanno lasciato i
migranti per giorni senza acqua e cibo, ponendo a grave rischio
le loro vite".
(27 maggio 2010) © Riproduzione riservata