L'idea del Comune di Villorba, in provincia di Treviso
«Hotel» contro le prostitute in strada
A prezzi popolare contro le lucciole infreddolite, aperto anche a sbandati e barboni
VILLORBA (Treviso) - "Una casa Chiusa", ma non si chiami così perché no si può. Si chiami «albergo della solidarietà», cioè un ricovero perprostitute stanche e infreddolite che offra riposo e una doccia calda, magari anche a sbandati e barboni. L'idea è del Comunale di Villorba, in provincia di Treviso, guidata dal sindaco Liviana Scattolon (Lega nord), che ha già individuato l'edificio da espropriare e trasformare in un hotel a prezzo moderato per prostitute, poveri e immigrati che di notte vagano per le strade.
PREZZI MODERATI - «Non sarà una casa d'appuntamenti», ha specificato il presidente del Consiglio comunale Marco Serena. Per il procuratore della Repubblica di Treviso, Antonio Fojadelli, le intenzioni sono buone, ma la proposta è rischiosa e non deve diventare una scusa «per chi trova comodo vivere nella devianza ". Serena chiarisce: «Potrà venirci chi vuole, anche le prostitute, basta che paghino una piccola quota. Ma questo non vuol dire riaprire le case chiuse». A Villorba sulla statale Pontebbana ci sono decine di prostitute in cerca di clienti. Da anni le amministrazioni comunali hanno cercato inutilmente di far allontanare le lucciole dalla strada e non sono bastate le numerose proteste degli abitanti per far chiudere una strada che di notte si trasforma in un vero e proprio supermarket mercato del sesso».
ILLECITO - Ma la proposta non convince il procuratore Fojadelli: «Se dovesse diventare un luogo dove si svolge l'attività di prostituzione, la buona intenzione diventa un illecito». I controlli sulla prosttituzione a Villorba non sono mancati da parte delle forze dell’ordine con retate e fermi, ma non si sono avuti risultati apprezzabili.
08 febbraio 2008