Meeting Internazionale Antirazzista di Cecina a Mare:

la svolta xenofoba del Governo al centro del dibattito.

 

Cecina. Al Meeting Antirazzista in corso dal 12 luglio nella cittadina toscana, due sono le parole colle riassumere il clima che contraddistingue i dibattiti: preoccupazione e recriminazione. Preoccupazione per la svolta xenofoba assunta dal Governo con misure incisive come quelle delle impronte digitali da prendere coattivamente ai bambini rom; preoccupazione per il milione e passa di permessi di soggiorno che il Poligrafico dello Stato dice di non voler stampare al motivo che il parere delle questure di competenza arriva dopo il tempo legale che sarebbe durato il permesso di soggiorno medesimo; preoccupazione per il giro di vite sui ricongiungimenti familiari prospettato nelle stanze del potere a Roma; preoccupazione per la gestione avventurosa dei flussi; preoccupazione per l'immagine che i media danno degli immigrati che vivono in Italia; preoccupazione per la decisa passione del Governo d'introdurre il reato d'immigrazione clandestina e, soprattutto, l'aggravante di clandestinità in caso di commissione di reato; in una parola preoccupazione per le sorti umane e sociali dei cinque milioni di stranieri presenti in Italia.
Un clima di preoccupazione che non può che sfociare in una raffica di recriminazioni rivolte a quasi tutti su quasi tutto: la mancante volontà di promuovere, a tutti i livelli della società, gli stranieri, in quanto uomini, con parità di obblighi e diritti rispetto agli autoctoni; l'autocritica e la condanna delle posizioni poco progressiste all'interno delle organizzazioni sindacali con la collocazione degli immigrati a ruoli di semplice impatto estetico, al punto che qualcuno prospetta persino la possibilità di adottare il meccanismo delle quote etniche per gli incarichi anche perché, nella sola CGIL, co- organizzatrice del consueto appuntamento di Cecina, gli iscritti immigrati rappresentano ormai il 20% del totale dei tesserati; la tendenza sempre più marcata a considerare i problemi sociali delle famiglie dei lavoratori immigrati secondari rispetto a quelli, identici, espressi dalle famiglie italiane. Esempio emblematico: la discussa questione dell'attribuzione dell'alloggio popolare. Oppure la Morattiana crociata contro i bambini – figli d'immigrati, irregolari o in via di regolarizzazione, nelle iscrizioni sulle liste di ammissione negli asili. Dati paradigmatici del clima da guerra tra poveri che si sta respirando in Italia. Un'atmosfera bellicosa che sembra essere attizzata, con un pizzico di cinismo, dal Governo per sviare l'attenzione dei cittadini dai problemi reali del paese. Che fare allora per disinnescare la bomba?
Gli organizzatori del Meeting Antirazzista di Cecina sostengono che la strada da percorrere passa attraverso una grande mobilitazione della pubblica opinione per risvegliare le coscienze, coinvolgere i cittadini. Solo in quel modo si potrà voltare pagina ed arginare i pericoli derivanti dalle inclinazioni razziste e xenofobe del Governo.
Tra le tante attività proposte a Cecina, la speranza sembra poggiare su una fotografia di eccezionale significato: vedere italiani e zingari cantare e ballare insieme, allegramente, spensieratamente, al ritmo di melodie tipiche tzigane. Un modo per esorcizzare le paure e rimettersi sulla carreggiata della conoscenza reciproca, senza pregiudizi né idee preconcette.
 


Jean- René Bilongo
Ospite del Meeting