LIBERA Comitato Don Peppe Diana WWF
Campagna di sensibilizzazione per le città sane
Petizione popolare
Assistiamo impotenti alle continue emergenze rifiuti che stanno peggiorando la già martoriata situazione igienico-sanitaria dei nostri territori, affliggendo moralmente noi cittadini e arricchendo le economie criminali che dominano la provincia.
Dinanzi alle continue proposte, spesso impopolari e di “dubbia” praticabilità, che spostano solo a tempi futuri le possibili soluzioni ai problemi (termovalorizzatori, discariche, ecc.) noi chiediemo che fin da oggi le amministrazioni locali agiscano per dare concreti segnali di un’inversione dell’attuale tendenza ed in particolare
Che ogni comune si doti di un piano strategico per incentivare (anche economicamente) i cittadini a ridurre la produzione dei rifiuti: perchè il primo punto da attuare per affrontare seriamente il problema dello smaltimento dei rifiuti è la loro RIDUZIONE;
Che si attui la raccolta differenziata, con il sistema della raccolta effettuata "porta a porta", con l’obiettivo di separare i rifiuti per RICICLARE i materiali che li compongono e trattarli con le seguenti modalità:
1) organico (umido) negli impianti di compostaggio (fermentazione aerobia) e/o nei biodigestori (fermentazione anaerobia, con produzione di biogas che può essere utilizzato per produrre energia o calore e/o freddo);
2) Plastiche, carta e cartoni, vetro, alluminio ed altri metalli per avviarli nelle varie filiere del riciclaggio dei materiali (permettendo anche di aumentare e potenziare le imprese delle filiere già esistenti in Campania);
3) rifiuti pericolosi, come pile, batterie delle auto, farmaci scaduti, ecc. con lo stoccaggio separato dal resto dei rifiuti;
Che i comuni, perlomeno nella fase iniziale, effettuino la raccolta differenziata con due buste: una per il secco (plastica, carta, vetro e alluminio…) ed una per l'umido (residui di cibo, bucce di frutta e everdura, scarti di cucina, tovaglioli, cecc.) avendo cura che l'umido sia raccolto bene e ben separato dal secco: perchè gli attuali impianti sono in grado di differenziare i materiali in base ad una serie di caratteristiche chimico-fisiche di cui sono composti i rifiuti;
Che la cittadinanza sia informata adeguatamente sull’utilità della raccolta differenziata per evitare che i cittadini siano vittima della dinsinformazione ad arte creata da speculatori ed affaristi in malafede;
Che tutti i rifiuti indifferenziati, che non si riesce a ridurre o a riciclare, possano essere trattati in impianti che non prevedano nessuna combustione, cioè in cosidetti impianti "a freddo" (come gli impianti del “Trattamento meccanico biologico” (TMB)).
Che in tutti i comuni sia perseguito l’obiettivo di arrivare al 60% di raccolta differenziata e realmente avviata al riciclaggio, entro il 2010, per poi estendere ulteriormente tale percentuale e premiare i comuni più virtuosi ("Comuni a rifiuti zero”);
Che i comuni trasformino il pagamento della tassa sui rifiuti in TARIFFA, incentivando economicamente chi fa bene e facendo pagare di più chi fa male.
FACCIAMOCI SENTIRE, CHIEDIAMO DI CAMBIARE,
LE FIRME SARANNO CONSEGNATE A TUTTI I SINDACI O VISTO LE ELEZIONE AI CANDIDATI SINDACI
Firmatari della petizione (INVIARE UNA MAIL ALL'INDIRIZZO donpeppediana@libero.it indicando: nome, cognome, città - se singolo: cittadino
se associazione: il nome