Roma – 25 maggio 2010 -

Non solo permesso a punti. Dopo l’accordo di integrazione, previsto dalla legge sulla sicurezza, il governo sta per varare il “Identità e incontro. Piano Nazionale per l’integrazione nella sicurezza”.

Preparato dal ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, il Piano è già arrivato in bozza all’ultimo consiglio dei ministri e a giorni ci ritornerà per il via libera definitivo. Dovrebbe diventare la cornice degli interventi del governo in materia di immigrazione regolare, spaziando, secondo le anticipazioni, lungo cinque assi principali: lavoro, casa, lingua italiana ed educazione civica, accesso ai servizi e tutela dei minori.

Sacconi ne ha parlato alla Camera il 12 maggio scorso, rispondendo a un’interrogazione. "Prevediamo nel piano «identità e incontro» non solo l'inserimento nel mercato del lavoro, e la promozione di un lavoro di qualità, ma la conoscenza della lingua, dei valori del Paese ospitante. Vogliamo lavorare per un alloggio dignitoso, per una pianificazione urbanistica che eviti il formarsi dei ghetti da cui nascono le violenze" ha detto il ministro.

"Vogliamo lavorare per l'accesso ai servizi socio-sanitari-assistenziali, per dare ai minori non accompagnati una protezione, magari in sussidiarietà, attraverso le pratiche di affido realizzate da famiglie generose. Infine, vogliamo occuparci delle seconde generazioni" ha concluso Sacconi.

Bisognerà attendere il varo del Piano per sapere se e come si tradurranno in pratica tutte queste buone intenzioni