Permessi di soggiorno
Dall' 11 dicembre domande alle Poste
Ecco come funziona la nuova procedura per primi rilasci e rinnovi. Al via anche
la sperimentazione per il passaggio di competenze ai Comuni
Dall'11 dicembre, primi rilasci e rinnovi dei
permessi di soggiorno si chiedono alle Poste. Terminata la fase di rodaggio
avviata poco più di un mese fa in cinque province pilota, viene estesa in tutta
Italia la nuova procedura che fa diventare un (brutto) ricordo le file di fronte
a Questure e commissariati, uno dei "classici" dell'immigrazione in questo
Paese.
Intanto, in una decina di comuni pilota e nella provincia autonoma di Trento è
partita anche una sperimentazione triennale per realizzare il passaggio di
competenze sui permessi di soggiorno dalle Questure agli Enti Locali. Mentre il
governo preparerà una modifica alla normativa, i comuni coinvolti studieranno il
back office dei rinnovi per poter gestire direttamente un servizio così
importante per la vita dei nuovi cittadini.
All'ufficio postale
Ma vediamo cosa cambia, cominciando da chi entra per la prima volta in Italia.
Fermo restando che entro 8 giorni lavorativi dall'ingresso tutti i cittadini
extraue devono chiedere il rilascio del permesso di soggiorno, il nuovo sistema
prevede percorsi diversi, a seconda del motivo per cui si arriva.
I lavoratori subordinati che entrano con i flussi, la maggior parte dei "fuori
quota" (come gli infermieri, i dirigenti, gli artisti) e gli stranieri che
arrivano per motivi familiari dovranno passare necessariamente per lo Sportello
Unico per l' Immigrazione, dove compileranno i moduli della richiesta che poi
dovranno consegnare negli uffici postali abilitati. Andranno invece direttamente
alle Poste, senza passare dallo Sportello unico, i lavoratori autonomi, gli
studenti e i turisti. Alcuni particolari permessi di soggiorno, come quelli per
asilo politico, affari, cure mediche o motivi umanitari, si continueranno infine
a chiedere presso gli uffici Immigrazione delle Questure.
Presenteranno domanda all'ufficio postale anche i cittadini extraue che devono
chiedere il rinnovo del permesso di soggiorno, oppure quelli che hanno maturato
i requisiti per chiedere la carta di soggiorno. I cittadini di uno degli altri
24 paesi dell'Unione Europea, potranno chiedere la carta di soggiorno per
cittadini Ue sia presso gli uffici postali, che , come hanno fatto finora,
presso gli uffici immigrazione delle Questure.
I moduli per le domande di rilascio o di rinnovo sono distribuiti gratuitamente
in tutti gli uffici postali, ma una volta riempiti potranno essere presentati
solo in uno dei 5mila sportelli abilitati. I patronati e alcuni Comuni (per ora
Alba, Ancona, Brescia Calenzano, Cesena, Cuneo, Ferrara, Fondi, Ivrea, Lecce,
Padova, Prato, Ravenna, Sperlonga, Consorzio Comuni Portogruaro) offrono
assistenza gratuita per la compilazione, mentre per le informazioni è stato
attivato il numero verde 800.309.309 che risponde in italiano, arabo, francese,
inglese e spagnolo. Su www.portaleimmigrazione.it si possono trovare gli
indirizzi di uffici postali, patronati e comuni e seguire l' iter della propria
pratica.
Dopo la domanda
Gli impiegati degli uffici postali hanno il compito di identificare gli
stranieri che presentano la domanda, alla quale va allegata copia del permesso
scaduto e altri documenti che variano a seconda della tipologia di permesso, e
consegnano loro una ricevuta che vale come l'attuale "cedolino". Tra il costo
del servizio di Poste, le marche da bollo e i versamenti previsti per la stampa
del permesso, gli interessati dovranno sborsare più di 70 euro per ogni domanda.
La domanda viene quindi girata al Centro Servizi amministrativi di Poste che la
scannerizza (ma questo passaggio non c'è se è stata compilata elettronicamente
presso patronati, comuni o Sportello Unico) e quindi li spedisce alle Questure
competenti. I dati elettronici vanno invece al centro informativo del Viminale
che procede ad una verifica sui precedenti penali del richiedente.
Il cittadino straniero deve attendere due convocazioni in Questura, che arrivano
per raccomandata. La prima volta deve consegnare 4 fotografie e lasciare le
impronte digitali, indispensabili per la stampa del permesso di soggiorno
elettronico, che sostituirà tutti quelli di carta che hanno una durata superiore
ai 90 giorni. In quell'occasione possono essere anche presentate, dietro
richiesta, eventuali integrazioni alla domanda. COn un secondo appuntamento, si
passerà invece a ritirare il nuovo permesso.
La speranza è che questo nuovo sistema, oltre a eliminare le file riesca ad
accorciare i lunghissimi tempi d'attesa per i rinnovi dei permessi: anche se
meno evidente per la pubblica opinione, è questo il problema più grave.