IL MATTINO DEL 29/06/2011
Di Vincenzo Ammaliato
Sono arrivati sul litorale domizio
lo scorso lunedì. Neanche il tempo di capire dove si trovano e questa mattina,
con molta probabilità, i cinquanta immigrati ospitati dallo Sporting Hotel
partiranno nuovamente, verso una destinazione non ancora nota. Si tratta di un
gruppo di immigrati provenienti dalle regioni del centro Africa, in prevalenza
dal Mali, dal Senegal e dallo Zambia; sono quasi tutti giovanissimi, fra loro ci
sono anche alcune donne e bambini (fra cui cinque neonati). Sono sbarcati poche
settimane fa sulle coste siciliane, e sono risaliti dalla Regione insulare fino
al litorale domizio. Lavoravano e vivevano tutti serenamente in Libia; da qui,
però, sono scappati appena iniziati gli scontri armati nel Paese nordafricano.
Per loro, l’Opcm, l’organismo del ministero degli interni preposto a
fronteggiare lo stato d’emergenza umanitaria nato in relazione all’eccezionale
afflusso di nuovo cittadini extracomunitari, aveva trovato ospitalità presso la
struttura alberghiera di Castelvolturno, e aveva stipulato un regolare contratto
col gestore dello Sporting, il Gruppo Family srl. L’ospitalità doveva essere a
tempo indeterminato; ma una copia della convenzione fra Opcm e l’albergo è stata
inviata anche per conoscenza all’amministrazione comunale del luogo, che appena
è venuta a conoscenza della situazione ha formalizzato il proprio dissenso. «Castelvolturno
in termini di accoglienza di immigrati e in qualità di territorio dove risolvere
le numerose emergenze regionali – ha scritto il sindaco del centro domiziano,
Antonio Scalzone – ha già dato fin troppo». La missiva è stata inviata oltre che
all’Opcm, anche al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, al
ministro degli interni, Roberto Maroni, e alla questura e alla prefettura di
Caserta. Il primo cittadino di Castelvolturno, senza usare eufemismi e mezze
misure ha chiarito di non gradire sul proprio territorio l’arrivo di nuovi
immigrati, seppure ospitati in maniera temporanea. «La scelta sciagurata di
spedire qui sul litorale domizio altro disagio – si legge nella lettera – si
accompagna a una serie di grandi responsabilità che non ci sentiamo di dividere,
perché si tratta di una decisione che non condividiamo e che contestiamo
fortemente». Una chiusura netta, quindi, che non lascia spazio a margini di
trattativa e collaborazioni, e che evidentemente è stata recepita dai vertici
dell’organismo del ministero degli interni preposto alla gestione
dell’emergenze. Ieri, infatti, una nuova lettera inviata a mezzo fax al gestore
dello Sporting Hotel a firma della protezione civile della Regione Campania
chiariva che l’ospitalità degli immigrati allo Sporting Hotel non sarebbe durata
più di due giorni. «Per motivi di carattere organizzativo revochiamo la
convenzione con la vostra struttura». Poche righe concluse con l’indicazione che
i nuovi trasferimenti sarebbero stati immediati. Eppure, la Caritas di Capua che
ieri mattina era andata a fare visita agli immigrati era certa che il nucleo di
profughi si sarebbe trattenuto a Castelvolturno almeno fino al prossimo Natale.
Ma l’amministrazione comunale domiziana ieri sera già si rallegrava del fatto
che i nuovi immigrati fossero in procinto di ripartire. «Pericolo sventato» è
stato il commento del sindaco Antonio Scalzone.